venerdì 28 giugno 2013

Monte Nerone a Tavola fungo Spignolo 2012

tutte le immagini;
http://www.flickr.com/photos/sommeliermontefeltro/sets/72157631635773227/

Monte Nerone a Tavola fungo Spignolo 2012: signolo in fiore

Prima Classificata Ex aequo 

Ristorante Pizzeria il Gatto e la Volpe

ing 4 persone

per la pasta; 100 gr di farina 00, 300 gr di farina di semola di grano duro, 4 uove, sale

per il ripieno; 250 gr di ricotta di pecora, 50 gr di spignoli, 1 uovo intero, 2 cucchiai di parmigiano reggiano dop

per la crema di fave; 250gr di favetta fresce di Fratterosa, 100 gr di olio Caroceto dop, 30 gr di cipolla bianca, 1 cucchiaio di parmigiano reggiano dop, sale , pepe bianco q.b.

per la composizione del piatto; 100 gr di spignoli freschi, 50 gr di casciotta d'urbino dop, olio Cartoceto dop q.b.,fiori di aglio orsino.

esecuzione: mescolare la farina con le uove, fate riposare l'impasto per circa 30 min. prima di stendere la pasta. 

preparare il ripieno; in un recipiente mettere la ricotta , l'uovo e il parmigiano reggiano dop, ottenendo un composto sodo e cremoso, poi aggiungere degli spignoli tagliati a coltello finemente......piccola variante aggiungere dei fiori di aglio orsino all'impasto.

stendere la sfoglia, ritagliate dei quadrati di 8/9 cm circa

distribuite un cucchiaino di ripieno su ogni quadrato, chiudere l'impasto in mezzo a due angoli e capovolgete la pasta in modo da formare il tortellone.

lessate le favette di fretterosa in acqua salata per qualche minuto, scolate e tagliete la buccia esterna, saltarle in padella con olio Cartoceto dop e della cipolla tagliata finemente, poi passare al mixer aggiungendo dell' olio Cartoceto dop e del parmigiano reggiano.

fate bollire il tortellone per 7/8 minuti in acqua salata, scolare e comporre il piatto, su una base di crema di fave appoggiate il tortellone con un velo di Casiotta d'Urbino sopra, dei fiori di aglio orsino ed infine in filo di olio Cartoceto dop

 vino in abbinamento: Sauvignon 2011 La Ripe Roberto lucarelli

valutazione abbinamento: 7





 


 


Monte Nerone a Tavola fungo Spignolo 2012: nidi di rondine allo spignolo



Prima Classificata Ex aequo


Agriturismo Col d' Agello (Cantiano)

Nidi di rondine allo Spignolo

ingredienti;
pasta all'uovo, prosciutto cotto, ricotta, mozzarella, emental , parmiggiano reggiano, besciamella, spignoli freschi, olio Cartoceto dop,

esecuzione: tirare la spoglia, creando grossi quadrati, lessarli in acqua,
farcire con ; ricotta, formaggi e besciamella e un trito di spignoli.
arrotolare il tutto e tagliate con spessore di circa 2 cm, disporre i nidi in una teglia da forno con parmiggiano reggiano e besciamella, infornare.
*preparare un giorno prima in un vasetto con olio Cartoceto dop un trito di spignoli una spicchio d'aglio tagliato grossolano e prezzemolo un pizzico di sale, lasciare in frigo tutta la notte per far amalgamare bene i profumi.
la salsa creata va servita calda sopra i nidi, con l'aggiunta di spignoli in lamelle sopra.

vino in abbinamento: Terre di san Paolo 2010 Piersanti, Verdicchio dei castelli di jesi Classico Superiore

valutazione abbinamento: 7












domenica 9 giugno 2013

Monte Nerone a Tavola fungo Spignolo 2012: terrina di coniglio con misticanza e funghi spignoli

Ristorante Agriturismo La Ferraia (Pianello di Cagli)

Terrina di coniglio con misticanza e funghi spignoli

ing 4 persone
150 g di coniglio disossato, zucchine, carote, rosmarino, maggiorana, salvia, sale, pepe, olio Cartoceto dop, funghi spignoli

esecuzione: disossare il coniglio adagiarlo su pellicola, salare e pepare, riempirlo con la farcia più carote, zucchine e spezie, chiudere a forma di "salsicciotto"
  • mettere sottovuoto e cuocere in acqua a 65° per 1 ora e 15 min (per ogni 150g di peso) tagliare a medaglioni e servire freddo con scaglie di spignoli
Vino in abbinamento: Rosi Albus Ferriera Bianchello del Metauro doc
valutazione abbinamento: 7

potrebbe essere una versione casalinga dal sapore nettamente diverso
  • (non in pellicola, ma arrotolato e chiuso con lo spago) cottura in forno in una teglia con vino bianco, olio e spezie, lasciar freddare, tagliare a fette, tirare la salsa di cottura con un pò di fecola per addesarla, posizionarla calda sopra la preparazione di coniglio e aggiungere le lamelle di spignoli tagliati a crudo





giovedì 6 giugno 2013

7 giugno 1422


Il 7 Giugno di 591 anni fa nasceva uno dei più importanti e illustri personaggi del nostro territorio : nel 1422 in quel giorno venne, infatti, alla luce a Gubbio Federico da Montefeltro che sarebbe divenuto nel 1474 Federico Duca di Montefeltro.

Chi furono i genitori e la famiglia del Duca crea ancora oggi discussione ma sembra accertato che Federico sia figlio del Duca Bernardino degli Ubaldini della Carda e di Aura da Montefeltro anche se Federico dichiarò sempre pubblicamente di essere figlio di Guidantonio da Montefeltro: Pierantonio Paltroni, suo biografo ufficiale, scriverà –“qual ch'el fusse et figliolo de Bernardino et de casa degli Ubaldini, per omni modo è manifesto el decto conte Federigo esser nato da preclarissima stirpe”-.

Federico passò la sua infanzia, allontanato dalla corte urbinate in seguito alla nascita di Oddantonio, al Monastero Benedettino di Gaifa presso Urbino e poi alla Corte dei Brancaleoni, nel 1433 passò circa un anno e mezzo alla corte veneziana e poi a Mantova alla scuola di Vittorino da Feltre di cui divenne allievo prediletto.

Fondamentale fu per Federico questo periodo tra Venezia e Mantova, perché qui ebbe modo di sviluppare, oltre alle sue doti militari, la cultura umanistica e una spiccata sensibilità per le arti e l’architettura.

Importantissima per la sua vita fu , però, anche un’altra figura molto misteriosa (oltre all’amatissima moglie Battista Sforza) rimasta sempre in ombra ma sempre presente : il fratello o fratellastro Ottaviano Ubaldini della Carda, collaboratore e alter ego nonché reggente del Ducato nelle assenze di Federico.

Non vogliamo qui ripercorrere l’intera vita di Federico ma ricordarne l’importanza che ha avuto per tutto il Montefeltro ma anche per il mondo tutto sviluppando una corte esempio di magnificenza oculata, mecenatismo, buon governo e sensibilità verso tutte le arti.

Venerdì 7 e sabato 8 Urbino dedicherà eventi a questa ricorrenza e , grazie a Pietro Barsotti, si è riprodotto il “picciolo”, moneta che veniva usata nel Ducato e che veniva battuta dalla zecca presente proprio a Urbino.

Nella moneta è rappresentato da un lato lo stemma di Urbino e dall’altra “Federicus Co” , cioè, conte a testimonianza della circolazione di questa moneta prima del 1474, anno in cui Federico fu nominato Duca.

A questo punto non ci resta che dire “Buon Compleanno Federico da Montefeltro”!!!!!


                                                                          Ambasciatore Territoriale dell'Enogastronomia
                                                                                              Somm. Sara Bracci

mercoledì 5 giugno 2013

Monte Nerone a Tavola fungo Spignolo 2012: Medaglioni di Filetto al fungo Spignolo

Ristorante Le Fontane (Cagli)

Medaglioni di Filetto al fungo Spignolo

ing. 4 persone
 400g filetto di maiale, sale, pepe, burro, olio Cartoceto dop, prezzemolo, albume d'uovo (per l'impanatura) 250g fungo spignolo, brodo vegetale.

esecuzione: tagliare il filetto a forma di medaglioni, salare, pepare, preparare il trito di spignoli, impanare i medaglioni con la farina, immergere nell' albume d'uovo e appoggiare in tutto nel trito di fungo spignolo da entrambi i lati.
Per la crema tagliare il fungo spignolo a pezzettoni e scottare in padella con olio e burro, poi fullare.
una volta preparate tutte le basi iniziare a friggere in olio di oliva cartoceto dop il medaglione.
impiattare crema alla base sopra appoggiare il megaglione ancora la crema calda sopra e una cascata di fungo spignolo (crudo) tagliato a lamelle.

vino in abbinamento: Passerina Brut Velenosi
valutazione abbinamento: 5
 abbinamento consigliato: Vigna Solari 2011 Falerio doc